Pubblicato il: 13 Novembre 2020

Tutto questo nasce da un esigenza.
L’esigenza di mangiare.
Ed eccomi in un caldo primo pomeriggio di settembre di qualche anno fa in quel di Cala Paura a Polignano a mare (Bari, Puglia).
Un posto magico, Polignano ma soprattutto Cala Paura, caletta tra le insenature rocciose tipiche e affascinanti di questa cittadina dove, mentre la maggior parte degli astanti faceva il bagno e prendeva il sole, io giunsi, a piedi sotto il sole cocente, per mangiare un panino col polpo! Il vero street food, indipendente dalla moda del momento, quello tipico e popolare che da queste parti si esprime al massimo con i polpi grigliati a far da companatico, olio sale e limone e la goduria è servita sottoforma di un panino!
E ad un certo punto, nella più classica delle crisi pre 40, ti chiedi che cosa vuoi fare davvero da grande.
Cos’è che vuoi fare davvero da grande quando hai scoperto che la vita è una sola?
Mangiare l’ho detto.
Mangiare e viaggiare, anzi, bere, mangiare e viaggiare!
Ecco.

E coccolata dai gestori del chiosco più tipico della zona, mani annerite dal fuoco della griglia, e i gatti che saltano sul tavolino di fortuna piazzato all’occorrenza per la signorina (ogni tanto godi di essere chiamata così), mentre il folcloristico gestore del chiosco, sempre lui, ti offre una peroni a metà, decidi che è arrivato il momento di saltare e cambiare vita.
Perché se quello che volevi forse più di ogni altra cosa non si è realizzato, probabilmente la strada che stavi percorrendo non era esattamente necessaria.
Ah, tra le cose che mi piace fare c’è anche scrivere…
E se due più due fa quattro, anche se non ne sono sempre convinta, mi passa per la testa l’idea di aprire un blog, in cui riversare cibo, vino, viaggi e soprattutto emozioni!